L’aumento di sensibilità attorno alle questioni ambientali ha portato alla diffusione dei tetti verdi. Si tratta di soluzioni architettoniche avanguardistiche, dai notevoli vantaggi estetici, capaci di contrastare il cambiamento climatico e gli sprechi di energia, di incrementare la biodiversità nelle città e di migliorare la qualità della vita di chi le abita.

Nei più recenti progetti di riqualificazione urbana, si afferma la tendenza a ricoprire con strati vegetali i solai degli edifici. Si creano così tetti vivi che respirano, fatti di piante e terriccio; una copertura naturale che va a sostituire quella classica fatta di tegole e massetti. In questi casi, le caratteristiche strutturali, meccaniche e termiche richieste a qualsiasi tetto tradizionale non solo vengono rispettate, ma anche potenziate.

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Tetti verdi: quali vantaggi?

I tetti verdi hanno innumerevoli benefici ambientali, ma anche importanti vantaggi sociali ed economici. Dalla produzione di ossigeno all’assorbimento di CO2, dalla mitigazione del microclima urbano alla riduzione di inquinamento e sprechi energetici: tutti vantaggi che si riflettono sul benessere del Pianeta e sulla salute psico-sociale dell’uomo.

Microclima urbano – Le coperture vegetali rilasciano umidità nell’aria sotto forma di vapore acqueo, riuscendo così a ridurre di 2-5 gradi la temperatura nelle loro prossimità. In generale, la diffusione su scala urbana del verde contrasta l’effetto dell’isola di calore, andando a mitigare a livello complessivo il microclima cittadino.

Risparmio energetico – Le piante intercettano le radiazioni solari, schermando il calore e impedendone il filtraggio nell’edificio. Questo e lo strato isolante presente nella struttura assicurano un considerevole risparmio energetico (di circa il 10%), sia in inverno che in estate.

Inquinamento atmosferico – Il verde cattura le sostanze inquinanti e le polveri sottili, riducendo la concentrazione di sostanze nocive nell’aria e apportando benefici alla salute della popolazione. La vegetazione, inoltre, attraverso il processo della fotosintesi, converte la CO2 in ossigeno, andando ad assorbire anche monossido di carbonio, ossidi di azoto o zolfo e solfuri. Grazie a questi processi naturali, si riduce notevolmente l’inquinamento atmosferico, andando a contrastare, seppur nel piccolo, l’incremento dell’effetto serra.

Inquinamento acustico – Il manto erboso di un tetto verde assorbe le onde sonore, contribuendo a limitarne la propagazione negli ambienti interni dell’edificio.

Deflusso delle acque – I vegetali assorbono grandi quantità di acqua piovana, impedendone il rilascio completo nel sistema fognario. La riduzione del deflusso delle acqua (di circa il 60-80%) diminuisce il rischio di allagamenti, garantendo naturalmente anche la sua filtrazione e depurazione.

Infine, ma non meno importante, va ricordato come le coperture inverdite preservino nel tempo il tetto, proteggendo la struttura e le guaine dagli sbalzi di temperatura.

 

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