Quando si costruisce o ristruttura una casa, si inizia sempre realizzando gli elementi strutturali principali – muri portanti, pilastri, solette e tetto, per poi passare alla creazione dei muri esterni, delle pareti divisorie interne e degli impianti. Una volta fatto questo, quello che si ottiene è un involucro allo “stato grezzo”, vuoto, che aspetta di essere “finito” e personalizzato.

Tutte le operazioni successive sono, per questo, considerate delle “finiture”, degli interventi estetico-funzionali capaci di conferire carattere decorativo alla struttura in essere. Pavimenti, rivestimenti, lavori in cartongesso, intonacature e pitturazione, ma anche finestre, porte e serramenti: in poche parole, tutto ciò che contribuisce a completare il progetto e a trasformarlo in un’abitazione accogliente e vivibile.

Le finiture determinano, quindi, l’identità degli interni, plasmandone l’atmosfera e lo stile, ma anche la praticità e la funzionalità. Decidere in modo affrettato, senza sviluppare un quadro progettuale generale, può portare insoddisfazioni e fastidiosi inconvenienti.

 

Finiture: tutti gli aspetti da considerare

Essendo gli elementi visibili al termine della costruzione, le finiture devono essere pensate fin dalle prime fasi del progetto, in modo da avere subito un’idea chiara e completa di come apparirà la casa una volta completata. Ma quali sono gli aspetti da considerare durante la scelta?

L’atmosfera desiderata – La prima cosa da considerare è l’aspetto emozionale: quando si scelgono il pavimento, le piastrelle o la tonalità delle pareti si selezionano anche le emozioni che quegli elementi evocheranno in chi li vivrà. Si tratta di pure sensazioni, generate dall’interazione con specifici materiali e colori, che sono prettamente soggettive e personali: di fronte a un pavimento in marmo, due persone diverse possono infatti percepire cose diverse, trovandolo raffinato o freddo a seconda delle proprie personali inclinazioni.

Cerca di focalizzare il mood che vuoi conferire alla tua casa e prendi le decisioni in base a questo.

Lo stile ricercato – Il secondo fattore da considerare è lo stile: mischiare tendenze stilistiche diverse funziona, ma solo in alcuni ambienti e seguendo particolari modalità. Accostare finiture e arredamenti con caratteri contrastati, a sentimento, produce solamente risultati disordinati e confusionari, poco armonici.

Individua lo stile che più ti rappresenta e attieniti ad esso in tutte le scelte.

Pregi e difetti – Dalla luminosità all’ampiezza, dall’altezza all’areoilluminazione: ogni ambiente possiede delle caratteristiche peculiari che possono essere esaltate o minimizzate in base al tipo di rifinitura scelto. Scegliendo correttamente le finiture si possono quindi valorizzare i pregi dell’abitazione nascondendone, al contempo, i difetti e le imperfezioni.

Individua i punti di forza e di debolezza della tua casa e cerca di sottolinearli o mitigarli attraverso le tue scelte.

Come abbiamo visto, non esistono delle regole universali, ma delle decisioni ponderate a seconda dei singoli casi. Per questo, è sempre bene affidarsi a un professionista che possa analizzare le esigenze e l’ “anima” della casa, al fine di soddisfare, in un’unica soluzione, le esigenze tecniche date dalla struttura dell’abitazione e i gusti personali del committente.

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Il team di SGA