La riqualificazione degli edifici esistenti rappresenta una preoccupazione importante nel nostro Paese, dove la maggior parte degli immobili è stata costruita prima che la normativa sulle costruzioni antisismiche fosse in vigore. La grande quantità di edifici scarsamente sicuri ed efficienti ha reso urgente trovare metodi per ridurre la vulnerabilità sismica capaci anche di migliorare la funzionalità energetica. È così, che con le nuove tecnologie, è stato possibile adottare un approccio integrato, costruendo “cappotti” isolanti che coniugassero il risparmio di energia con la sicurezza sismica.

Il cappotto sismico è infatti un cappotto termico speciale con funzionalità aggiuntive, che grazie all’uso di particolari tecniche e materiali assicura determinate prestazioni energetiche e strutturali. Si tratta di un rivestimento uniforme e continuo da applicarsi su tutte le superfici perimetrali dell’edificio: può essere realizzato con diversi materiali e spessori, a seconda delle esigenze emerse dalla valutazione di vulnerabilità preliminare. Nel pratico, il classico involucro isolante viene rinforzato con uno strato in calcestruzzo armato ben ancorato nei punti nevralgici della struttura, in modo da assicurare la resistenza anche a forti sollecitazioni orizzontali e verticali.

Cappotto sismico: quali vantaggi?

Dalla praticità della messa in opera all’efficienza dei risultati, il cappotto sismico assicura molteplici vantaggi:

  • Può essere rifinito esternamente con intonaco, grès, mattoni facciavista o pietra a seconda delle diverse estetiche e stilistiche.
  • Annulla i ponti termici, ottimizzando le prestazioni energetiche con un risparmio nei consumi superiore al 20%.
  • Mette in sicurezza gli edifici senza intervenire in modo invasivo sulla struttura, limitandosi ad applicare un rivestimento sismo-resistente alla stratigrafia delle pareti. Una soluzione, quindi, più economica ed ecologica, alternativa alla demolizione e ricostruzione, con un risparmio di risorse e minori rifiuti.

Cappotto sismico: quanto costa?

I costi di un cappotto sismico variano a seconda del materiale, dello spessore e della tipologia di installazione scelta.

Il prezzo al metro quadro può essere però ammortizzato accedendo alle detrazioni fiscali del Sismabonus, ancora valido per i lavori di riqualificazione eseguiti entro la fine del 2024. Grazie a queste agevolazioni, su una spesa massima di 96.000 euro, è possibile ottenere una detrazione fino al 50% per gli interventi che non apportano un salto di classe sismica e fino al 85% per quelli che portano a un doppio salto di livello.

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